In un convegno organizzato oggi da Unione Fiduciaria l’analisi degli esperti sull’importante provvedimento di legge che sta per essere approvato.
Il decreto legislativo attuativo della IV direttiva antiriciclaggio avrà un forte impatto sull’organizzazione di banche e intermediari.
Oltre cento rappresentanti di banche e intermediari e studi legali si sono dati appuntamento nella sala convegni del Touring Club Italiano per seguire l’incontro sulle nuove norme antiriciclaggio recepite dalla IV direttiva emanata dal Parlamento Europeo e che dovrà essere introdotta anche nel nostro ordinamento.
La grande affluenza di un pubblico di addetti ai lavori ha evidenziato l’importanza di questa legge per gli operatori e anche la tempestività con la quale Unione Fiduciaria ha immediatamente accolto una diffusa richiesta di chiarimenti.
Il convegno coordinato dal Vicedirettore di Unione Fiduciaria Avvocato Fabrizio Vedana è stato aperto da Direttore Generale di Unione Fiduciaria, dottor Filippo Cappio.
Quest’ultimo ha sottolineato che “quanto sta avvenendo proprio in questi giorni a proposito di una possibile riproposta della voluntary disclosure rimanda immediatamente all’approvazione delle nuove norme antiriciclaggio che intervengono nelle procedure per il rientro dei capitali” “Nel nostro Paese – ha concluso Cappio – si cominciano a vedere dei sensibili miglioramenti per quanto riguarda la trasparenza delle attività finanziarie e i controlli sui capitali. Tutto ciò ha valenze complessivamente positive su tutto il sistema Paese”.
Sono poi intervenuti: il dottor Nicola Mainieri, Coordinatore Nucleo a supporto Autorità Giudiziaria Ispettorato Vigilanza della Banca d’Italia, l’Avvocato Roberto Ferretti Vicepresidente dell’Associazione Europea per il Diritto Bancario e Finanziario AEDBF, il dottor Giuseppe Roddi esperto in ambito riciclaggio, il Tenente Colonnello dottor Armando Tadini, l’Avvocato Armando Simbari e il dottor Marcello Fumagalli di Unione Fiduciaria.
Nel suo intervento Il dottor Mainieri della Banca d’Italia ha sottolineato le novità della direttiva per quanto concerne l’impatto sul contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, ricordando che la IV direttiva ha l’obiettivo di rendere più efficace la lotta all’evasione fiscale, combattere la recrudescenza del terrorismo internazionale, coordinare le recenti funzioni europee di vigilanza e d’investigazione e repressione.
La nuova norma, secondo il dottor Mainieri, ha senza dubbio raggiunto l’obiettivo di allargare la platea di coloro che sono obbligati a segnalare, offre buoni spunti sulle norme che regolano le persone politicamente esposte, anche se dimentica di citare i sindaci, e interviene in modo preciso sui beneficiari effettivi. La norma dovrà invece adeguare le procedure, quando interviene il sospetto in base a segnalazioni in linea con la Direttiva, verificare il procedere delle Pubbliche Amministrazioni che ancora osservano le norme precedenti e infine valutare adeguatamente le sanzioni.
In chiusura della sua relazione il dottor Mainieri ha ricordato il ruolo positivo da apripista del Comune di Milano che con la sua organizzazione interna ha interpretato in modo attivo le norme antiriciclaggio, registrando ottimi risultati. Un’azione quest’ultima, che viene seguita ora anche da altri Comuni.
Ulteriori approfondimenti sul tema sono stati proposti dall’Avvocato Roberto Ferretti che si è soffermato sull’autovalutazione del rischio di riciclaggio e le adeguate verifiche sulla scorta di quanto propone il nuovo dettato. Anche in questo caso oltre una positiva valutazione Ferretti ha evidenziato, come tutti i relatori, il bisogno di una messa a punto finale del provvedimento che raccolga le osservazioni che giungono dalle diverse realtà professionali.
Il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza dottor Armando Tadini nel suo intervento, svolto a titolo personale, ha sviluppato il tema delle operazioni sospette, evidenziando la gran mole di lavoro che in tema di antiriciclaggio stanno svolgendo gli organi preposti. Diversi gli spunti offerti al pubblico dal dottor Tadini ma di particolare interesse sono gli indici di anomalia nelle operazioni di un cliente di una banca o di una entità finanziaria. Si tratta di un lungo elenco che ha il pregio di evidenziare rapidamente se alcuni comportamenti nascondano attività illecite. Secondo il dottor Tadini la maggior parte delle operazioni segnalate si riferiscono a movimenti di denaro contante, seguono i bonifici nazionali e quelli esteri il cui importo medio è più alto rispetto a quello nazionale.
Nel 2015 sono state 82.428 le segnalazioni giunte all’Unità Informazione Finanziaria (UIF) per un valore di 97 miliardi di Euro. Le comunicazioni sono giunte per l’80% da banche e poste, il 10,5% da altri intermediari finanziari e il 7,3% da professionisti, soprattutto notai. Solo 21 segnalazioni sono giunte dalla Pubblica Amministrazione.
Delle 82.428 segnalazioni giunte all’UIF 82142 riguardano il riciclaggio e solo 286 il terrorismo o la proliferazione di armi di distruzione di massa. La Lombardia è la regione dalla quale giunge il maggior numero di segnalazioni seguita dal Lazio, Campania e Veneto. In coda Basilicata, Molise, Valle d’Aosta, Calabria. In aumento le segnalazioni dalla Sicilia Una modalità tecnologica per combattere i comportamenti illeciti si sta ottenendo, con grande successo, con l’utilizzo del whistleblowing un sistema di segnalazione che, come ha spiegato il dottor Marcello Fumagalli, è gestito attraverso un software esclusivo messo a punto da Unione Fiduciaria.
La giornata, che si è conclusa con una tavola rotonda sugli scenari futuri e gli impatti organizzativi ed operativi delle norme antiriciclaggio per gli intermediari, ha visto anche gli interventi del dottor Giuseppe Roddi che ha evidenziato le influenze della nuova legislazione sull’archivio unico telematico e l’Avvocato Armando Sibari, dello studio Dinoia, che ha delineato il nuovo apparato sanzionatorio prodotto dalla IV direttiva.